È arrivato il giorno della partenza, l’inizio verso una nuova avventura.

Metto la sveglia presto, la bici è pronta, le borse sono montate e preparate.

Mi dico la sera prima, domani partiró alle h 07:00.

Alle 07:00 sto facendo colazione… e penso: ma sono in ferie perché correre? Riesco a partire alle 08:35, diciamo che per me è un successo ?.

Pedalare con la bici carica, fra tutto ho 45kg escluso il cibo e volendo ancora una bottiglia da L1,5, è differente e mi ci vorrà circa una settimana per avere la gamba giusta.

45 kg? Bé si, la bici cosí montata ne pesa 19, poi io viaggio comodo con me ho anche una sedia pieghevole…e in totale autosufficienza con fornelletto, tenda, kit pronto soccorso e bla bla bla.

Mi dirigo verso la Francia, da Torino verso Susa, la prima parte percorsa su piste ciclabili, arrivato nei pressi di Avigliana percorro la statale per accelerare un po’, strada più trafficata ma più scorrevole e considerando la mia velocità di crociera e la salita che mi attende è meglio accelerare.

Arrivo a Susa alle 12:30, orario giusto per pranzare, mangio del cibo che ho con me e poi come dice il mio amico Mosè, detto anche Silvio Gian Luigi Spertino, “bici pesante ma cuore leggero” mi metto in pace con me stesso ed inizio la salita verso Claviere.

Il tratto duro prima di Oulx è quello che da Susa porta a Gravere, con qualche pendenza intorno al 9,5% , proseguo verso Exilles dove mi fermo rigorosamente a fare una foto alla maestosa fortezza e riprendo la salita in direzione Oulx.

Subito dopo la fortezza la pendenza sale un po’ per poi diminuire verso Salbertrand che di norma è un luogo ventoso, tranne oggi che la giornata è uggiosa e il vento praticamente è assente ed è un bene, primo perché fa meno caldo e mi disidrato meno, secondo perché la val di Susa con vento diviene inpedalabile, specialmente a pieno carico.

Alle 16 sono ad Oulx, mi fermo in piazza mi rifornisco d’acqua e mangio qualcosa.

Le gambe? Bè sono calde ma comunque sentono lo sforzo della bici carica, ma la voglia di entrare in questa nuova avventura e la fantasia mi supportano.

Da qui mancano ancora 15 km per Claviere, prima 6 a Cesana.

Arrivo a Cesana senza troppa fatica (diciamo così) ma da Cesana a Claviere, questi ultimi 9 km saranno decisamente in salita.
Quelle salite che non mollano… ecco gli ultimi 6 km prima della rotonda con scritto Claviere… li trovo duri!

Le gambe mi fanno capire di essere arrivate, mi appello al mio IO sportivo a “Wolf”, mi ripeto che “ce la devo fare”, che sono o non sono “Wolf?”, mi ripeto che “devo rimanere presente”. Gli ultimi km fatti con la testa e con il cuore!

Cosí tra un incitamento ed un altro alle 19:00 arrivo a Claviere, dopo 108 km da casa mia percorsi in 8h e 56 minuti per un dislivello complessivo di 2.056 m.

Mi dirigo al Rifugio La Capanna, rifugio dove pernottai nel 2014. Oggi è gestito da Alice e Luca della Cooperativa “verso l’alto” proprietà di Azione Cattolica, con cui ho fatto due chiacchere dopo cena e che cena, doppia porzione di pasta, arrosticini con patate al forno e spinaci e torta finale.

Alice mi racconta che aiutano i migranti ad inserirsi nel mondo del lavoro, sul confine del Monginevro i migranti che arrivano dall’Italia verso le Francia, se sprovvisti di permessi, vengono fermati e rimandati a Claviere.

Loro quando possono li integrano nella forza lavoro del rifugio.

Cena più doccia mi conducono direttamente fra le braccia di Morpheo.

Domani le previsioni danno pioggia, ad ogni modo dovrò essere a Briançon e prima ancora riattivare le gambe con esercizi di stretching?

partenza Torino - Claviere

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