25-07-2019 from Palase to Sarande, Km 81

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Mi sveglio alle 7 nel luogo dove la sera prima sono stato ospitato da Ylli e Fil, la famiglia albanese che mi ha anche offerto la cena. Li trovo tutti li, chiudo la tenda, mi dò una rinfrescata e mi viene offerto un caffé.

Li ringrazio ancora per l’aiuto e facciamo una foto insieme. Riparto.

L’idea é quella di arrivare al campeggio di Sarande. Incrocio una panetteria e faccio la colazione dei campioni, portandomi via anche della pizza.

Ingenuamente penso che se il giorno prima ho fatto quella salita, oggi sarà meglio. In effetti sarà meglio perché non ci saranno salite così lunghe ma, é un continuo sali e scendi, nel senso che faccio una salita ai 6km/h, e dura un pó, perchè a questa velocità, a volte anche 4km/h non si fa molta strada. Poi arriva la discesa che dura poco, raggiungi i 50km/h anche di piú e poi di nuovo.

Per fare una parte in falsopiano dovró pedalare per 31 km, poi comunque riprenderà a salire.

È ovvio che con questo tragitto la velocità di media sia solo un numero senza importanza, in compenso c’è un bellissimo panorama e fortunatamente si incontrano dei punti dove potersi rifornire d’acqua. Fa caldo, oltre i 30 gradi a volte oltre i 40 ( almeno sul mio computer e il mio percepito è anche di piú ) e ho bisogno di bere parecchio, anche 5 L durante la pedalata.

Verso le 12, nei pressi della zona di Valona vedo un bar, sulla strada, con dehore, piccolo ma invitante. Mi fermo, è gremito, chiedo dell’acqua e poi prendo un gelato. C’è un solo tavolino con una ragazza, gli altri sono completamente occupati e le chiedo se posso sedermi. Lei è Hanne, è Finlandese, in vacanza qui da sola, ha 32 anni. Facciamo due chiacchere e mi chiede da dove venga ecc.. dopo essermi ristorato ed esserci fatti una foto insieme per ricordo, riparto.

Saliró quasi a 500 mt dal livello del mare, perché dopo il cartello Qafa Vish con cuota 375, salirà ancora.

In fine arrivo in Sarande, da dove ci si può imbarcare per andare in Italia, ma non é ancora ora. Cittadina viva e piena di turismo, gremita di ristoranti ed hotel che vedo nel tragitto verso il campeggio.

Il campeggio é proprio sulla spiaggia, piccolo ma suggestivo con un bar ed un ristorantino, musica e gente rilassata. Il proprietario non vuole nemmeno il mio documento e non é la prima volta che mi capita.

Non ho contanti, così dopo essermi sistemato vicino ad un camper, riprendo la bici ma scarica delle borse e vado in paese a cercare un cash point. Come sempre solo contanti ?

Ho montato la tenda vicino ad una famiglia della Repubblica Ceca, é la seconda volta che combinazione ( o forse no ) ho dei vicini provenienti da questo paese.

Finalmente arriva l’ora della doccia e della cena al ristorante, con calma con le onde del mare come sottofondo che mi culleranno prima di addormentarmi, un meritato riposo dopo due giorni decisamente impegnativi.

 

 

 

 

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