12-07-2019 from Zambrattia to Preluca, Km 105

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Dopo la tazza di caffé offerta dal mio vicino in camper, inizio i preparativi per la partenza, chiudo la tenda, sistemo i bagagli e alle h 11:30 sono pronto per partire.

Ho in mente di non fare tutta la costa fino a Pola, bensì di tagliare dall’interno e arrivare vicino a Fiume. Mi dirigo verso l’interno, é una giornata calda e le pendenze mi fanno comprendere come all’interno la strada non faccia sconti ma salga.

Arrivato a Portole dove vedo una casa e mi fermo a chiedere dell’acqua. La Croazia mi ricorda la Sardegna, strade in mezzo al nulla per km, ogni tanto un’abitazione e da un centro ad un altro ne passa di tempo, specie se si é in salita con una bici carica?.

La giornata si prospetta lunga e con un up and down continuo, il giusto spacca gambe che mi ricorda la costa Spagnola sia del nord che del sud.

Morale chi dice : pedala lungo la costa che é piatto, dice una cazzata, magari é fautore dei « terrapoiatisti » ma posso assicurare che qui tra un campeggio ed un altro bisogna scollinare e parecchio.

Alle 17:30 circa sono a Lupogliano, vedo un edificio con un cortile, entro, c’é un campetto da calcio e della panche con un chiosco che dispensa birre e cibo ( il cibo solo a fine partita ).

Chiedo dell’acqua e mi viene chiesto in che direziono io vada, e mi viene offerta una birra mentre mi spiegano che da li salirà (come se non salisse già ) e mi dicono che in pochi chilometri ( saranno 8 ) ci saranno 400 m di dsl…400..arriverò a 900 metri sopra il livello del mare. Ecco il perché della birra ?

Ok, so di che morte dovrò morire e mi preparo « spiritualmente », ho voluto la bici e ora pedalo. Mi accorgerò in torno alle 19:30 che spesso si pedala in salita ma alcune volte si spinge ( come da video ) https://youtu.be/D_ILayRgtn4. https://youtu.be/_Qbvfp4UqZs Con il 24-37, dopo alcuni tornati mi tocca scendere le gambe mi chiedono una pausa, spingerò per circa 1,5 km, così da far lavorare spalle e braccia.

Alle 20:50 mi troverò in cima ad Abbazia Učka, sono a 900 metri. Fa fresco mi vesto ed inizio la discesa di 18 km, ben 18 km con il buio, con le luci della bici, la destinazione é Preluca dove é segnato un campeggio.

Il panorama notturno con le cittadine illuminate é molto bello, la discesa impegnativa, parecchio impegnativa ma alla fine in torno alle 22:20 sono al campeggio.

Ma non vedo nessun capeggio o per lo meno sembra dismesso.

Vedo due uomini lì vicino, chiedo informazioni, mi spiega il più giovane in inglese che il campeggio é stato chiuso da un anno e mezzo che ce no sono altri due, uno tornando in dietro per 13 km in salita e l’altro a 40 km.

Sono stanco, continuo ad avere mal di schiena, ho fame ed ho percorso 105 km.

Poi mi dice: se vuoi ti faccio entrare e dormire, c’é una coppia di turisti tedeschi in bici che stò « ospitando ». Mi spiega che in spiaggia lì non é sicuro.

Ok lo seguo, mentre camminiamo apre un cancello e mi racconta che é un ex pugile che ha 42 anni, mio coetaneo e mi fà vedere le 4 cinture che ha vinto con una foto sul cell, ha combattuto di kick boxing. Gli racconto dei miei trascorsi e gli dico con chi mi sono allenato, faccio il nome di Roberto Cocco, amico che si é prestato per l’intervista per il progetto di: https://gofundme.com/160cm. Lo conosce di fama.

In pochi minuti mi trovo in questo bungalow dismesso, vicino c’é la coppia di signori tedeschi, Frank e Micaela, il ragazzo che mi ha fatto entrare nel campeggio si chiama  Veliko Saponja. La coppia mi offre del cibo e dell’acqua e al mattino una tazza di caffé.

In qualche modo, il mio passato ritorna ad aiutarmi nel momento del bisogno, un ex pugile che ne aiuta un altro, una coppia di cicloviaggiatori che mi offre cibo ed acqua.

Come spesso accade nei miei viaggi trovo gli « aiutanti » come nelle favole di Prop.

Domani é un altro giorno ed una nuova avventura.

 

 

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