Riassunto dal 16-19 viaggio 2021 – Wolf Vs Sclerosi Multipla
Arrivo all’ostello a Bordeaux all’ 1:20… tempo di sistemare tutto e docciarmi si fanno le 03:00 am.
Al mattino alle 8:30 sono in piedi, colazione dei campioni e alle 12, finalmente, inizio a pedalare.
Da Bordeaux fino alla Plage Gurp ho pedalato tutto su ciclabile, avró percorso circa 10km su statale.
Pedalare solo su ciclabili in mezzo alla natura da meno punti di riferimento e la velocità diminuisce, vuoi per i cambi, vuoi per il terreno spesso non asfaltato ma dona una sensazione di rilassatezza unica.
Arrivo tardi nei pressi di Vensac, mi dirigo sulla costa alla ricerca di un campeggio.
Ne giro almeno cinque, tutti mi dicono “complete”, tutti !
Così a mezzanotte inoltrate, dopo 119 km, chiedo info ad un bar e mi indica un luogo con un bagno pubblico.
Decido di accamparmi “on the road”, sono troppo stanco ed ho bisogno di dormire.
➡️Il 17 mi sveglio presto, anche se ho dormito poco, un occhio chiuso e l’altro aperto, mi lavo, chiudo il sacco a pelo e riparto.
Mi dirigo verso Soulac-sur-mer per prendere il traghetto che mi porta sulla riva opposta e continuare a pedalare.
Prendo il traghetto che mi porta a Royan, sbarco, sistemo un paio di cose e mi si avvicina un ragazzo in MTB con cui scambio qualche parola, è incuriosito ed ha voglia di parlare e raccontare.
Sono all’incirca le 16 ed ho voglia e bisogno di riposare. Continuo a pedalare sempre sulle ciclabili e mi dirigo verso Ronce-les-Bains, da qui è indicata una strada che congiungerà il resto della costa lungo il mare.
In torno alle 18:30 dopo soli 64 km mi fermo in un campeggio, mi sistemo e riesco a cenare ed andare a dormire ad un’ora consona per chi viaggia in bici e le due notti precedenti ha dormito poco.
➡️Il 18 è Domenica e me ne renderó conto dalle attività chiuse che vedró lungo il percorso
Parto da Ronce-les-Bains per le 10:30.
Come da Bordeaux, il percorso sarà tutto su piste ciclabili. Seguo il canal de la Seudre, tutto su strade bianche in mezzo alla natura.
Mi sorpassa un signore sulla cinquantina, con bici carica, quattro borse e buon passo.
Più avanti lo reincontreró durante una pausa e parleremo un pó. Si chiama Lionel e arriva da Perpignan, al confine con la Spagna, percorsa nel 2013 quando ciclovviagiai da Torino a Barcellona, una zona ventosa.
Ci salutiamo e continuo per le piste ciclabili.
La rete è molto ben ramificata ed è percorsa da tantissimi cicloviaggiatori, ne ho visti molti con mezzi di ogni tipo, anche bici reclinate e tandem.
È una delle rare volte dove mi sono sentito “normale” ?
Arrivo a Rochefort dove mi ristoro e faccio un breve giro al museo della marina militare.
Anche a la Rochelle la visita segue le medesime logiche, un mordi, fotografa e fuggi.
Verso le 19:00 mi trovo ad Esnandes, dove avevo individuato un primo campeggi, arrivato il campeggio risulta dismesso.
Controllo sull’ App Maps me un altro camping e mi dice che a circa 13 km a Puyravaul c’è un campeggio.
Arrivo in torno alle 20:00 con gli ultimi kilometri contro vento. Al campeggio Le Merval incontro 3 motociclisti: Luc, Roman, Rudy, che incuriositi dalla bici iniziano a farmi domande e mi offrono una birra.
➡️Al mattino del 19 facciamo colazione insieme e il proprietario del camping,David, mi si avvicina e mi ridà i soldi del campeggio, dicendo che con piacere mi ospita e di essere contento che io sia passato da loro… rimango sorpreso e timidamente ringrazio.
Parto con queste emozioni. Si scioglieranno a causa del sole, oggi davvero irriverente!
A differenza dei giorni passati faccio un misto tra ciclabili e strada statale, per allungare un pó e alzare l’andatura, ma dopo le 14 il vento lo trovi sempre contro??♂️
Mi fermo più volte per bere qualcosa di fresco, a pranzo una bottiglia da 1L di te è andata alla goccia.
Verso le 18 arrivo a Saint-Gilles-Croix-de-Vie dopo 103 km e vedendo un campeggio: le Petit-Pavillon, decido di fermarmi, con il caldo, ho speso molto!
Dopo essermi sistemato, aver lavato gli indumenti, aver aperto la tenda ecc. mi reco nel centro città per una sacro santa cena.
Oggi mi sono trattato bene, ogni tanto ci va.
Domani? Non só ancora, quello che posso dire è che pedalare tutte queste ore mi permette di andare a scavare, di fare ordine, di andare a cercare di toccare le corde che sono ancora tese e che non sono per nulla accordate. Si proprio quelle che riecheggiano suoni lontani, stridenti che cerchiamo spesso di assopire, ovattare, insonorizzarci per non ascoltarle…
Oggi le ho ascoltate, una per una…
Spesso la malattia è il sintomo di un malessere profondo, atavico, viscerale, spesso è una esternazione di turbamenti profondi.
Io cerco di comprendere le cause e non soffermarmi ai sintomi.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!