04-01/06-01-2020 Torino- Milano, Km 171
Percorso: https://youtu.be/XIGK2f28Dws ( aprire da un’altra scheda o da YouTube)
Venerdì sera punto la sveglia per le 06:30 del mattino seguente. L’intenzione è quella di svegliarmi presto e partire alle 08:00 per dirigermi verso Milano da amici.
La Torino- Milano in bici non l’ho mai fatta, quindi, invogliato anche dal weekend lungo dato dalla festa dell’Epifania che cade di lunedì e dalle giornate di cielo sereno, decido che è il weekend giusto.
Sento la sveglia. E, per rispettare i buoni propositi e la tabella di marcia… la chiudo e mi giro dall’altra parte ? Così, come se nulla fosse, apro gli occhi e sono le 09:00.
Riesco a partire alle 11.00. Su Google Maps mi dà come percorso Km 154, faccio un breve conteggio e immagino che, con calma, ci metterò 7/8 ore.
A San Mauro Torinese, freno prima di iniziare una discesa e sento la leva del freno posteriore mollare di colpo. Mi fermo in procinto della pista ciclabile per controllare… il cavo del freno posteriore si è rotto, tranciato!
Acciderbolina…E ora? Non ho cavi di ricambio con me, è sabato e manca mezz’ora scarsa alle 12:30. Ci sarà ancora un negozio di bici che mi possa sostituire il cavo… Guardo su internet e trovo a qualche km lo shop: Cicli sport Stroppa Marchetti. Pedalo fino al negozio, dove mi viene incontro Marco che mi dice che stanno per chiudere. Gli spiego la situazione ed essendo un lavoro che non richiede troppo tempo e comprendendo che sono già parecchio in ritardo per arrivare a Milano, Marco decide di aiutarmi, mi cambia il cavo e mi regola la pinza del freno posteriore.
Verso le 13:00 riparto, testa bassa e piedi sui pedali. La giornata è soleggiata e considerando di essere a gennaio, i 13 gradi sono insoliti e graditi. Alle 15:30 sono a Vercelli, cielo completamente sgombro. Arrivato a Novara mi reco in stazione per avere un’idea dei regionali per Milano, avverto chi mi aspetta delle varie alternative: prendere un treno e arrivare prima o arrivare pedalando.
Proseguo in bici, la temperatura cala, diviene buio, accendo i fari, indosso il gilet catarifrangente e via dritto passando per Magenta e Rho fino ad arrivare a Milano, con calma. Sono gli ultimi km, sento fame, le gambe finchè girano sono ok, sono calde, anche se sento una diminuzione nella frequenza della pedalata che con la spasticità non è mai troppo elevata.
Finalmente arrivo a destinazione. Mi rigenero con una doccia bollente e una cena in buona compagnia, : dovrò informare Google Maps che in bici i km sono 171…non 154! E se la differenza in auto può sembrare nulla… In bici non lo è affatto.
Sarà un weekend all’insegna del relax. Ma dopo la “sgambettata”… Lo stretching è obbligatorio! Soprattutto quando sai che al mattino seguente, al risveglio, ti sentirai come l’uomo di latta protagonista de “Il mago di Oz” ? romanzo di L. Frank Baum, infatti sono contratto dalla zona lombare al soleo ( polpacci ).
Lunedí arriva in fretta, la sera mi dirigo alla stazione centrale di Milano e carico la bici su un regionale che mi riporterà a Torino.
Sono contento di aver fatto questa pedalata. Ovvio, la spasticità non aiuta, dopo l’attività fisica i recuperi sono più lunghi, ma bastano alcuni accorgimenti e la giusta motivazione… e riesco ancora a togliermi qualche soddisfazione !
La settimana riprenderà di martedí, un pó di nuoto mi aiuterà a sciogliere le tensioni mentre già fantastico sul prossimo giro.
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