06/10/17 from Cartagena tu Aguilas Km 82
Bene questa mattina svegliato presto, nessuna tenda da chiudere, colazione stretching …e via, alle 9.57 sono sui pedali. Contento immagino che al massimo per le 18 saró nel campeggio di Aguilas, sul navigatore da km 80.
I primi 18 km percorsi con 400 metri di dislivello, così a dare il buon giorno. Due ore una media dei 9 km/h….la bici pesa ed io non voglio forzare il ginocchio sx.
A Mazarrón mi fermo nei pressi del porto per pranzare e mi rilasso un’ora e mezza, dopo la scalata e con la consueta flemma Spagnola mi portano il pranzo
Prendo un’insalata poi una zuppa, carne con patate, una fetta di torta una pinta di birra e il caffé…oggi cosí decido di farmi una coccola culinaria: un sollazzo gastrico, tanto dopo dovró pedalare.
Riparto e decido di seguire la costa, penso sarà più pianeggiante…
e come no???
Proprio pianeggiante, inizio a seguire un percorso sterrato, chiuso alle auto e percorribile a piedi o in bici.
Da questo percorso ci si puó inoltrare in alcune calette diversamente avvicinabili via mare. Il percorso é un continuo sali e scendi in alcuni tratti impegnativo sia in discesa, sconnesso, pietre ghiaia sia in salita, ci sono di colpo delle pendenze che per vari motivi mi obbligano, a volte, a scendere e spingere. Sono circa 5 km..
Ad un certo punto finisco su un lato..mmm particolarmente dissestato, troppo, c’é un bivio, da una parte un muro, non riuscirei mai a spingere la bici sù di lì nemmeno togliendo le borse ecc, dall’altra c’é una strada davvero dissestata con pietre grandi e appuntite. Lascio la bici a riposare e perlustro i sue percorsi. Niente, decido di tornare in dietro, si sono fatte quasi le 17. Tornando indietro ritrovo il sentiero corretto.
Lo finisco e mi immetto dopo poco su una strada asfaltata….con contentezza direi.
Trovo un bar e subito una birra piccola. Stó morendo di sete, la ricerca del percorso mi ha fatto perdere 30 minuti buoni, poi dopo averlo ritrovato…bé c’é voluto ancora un pò di off-road prima di finire sull’asfalto.
Cambia il manto stradale ma..non cambia il concetto di base: salita, salita e ancora salita ?
Ok, ho capito che viaggeró di sera.
Si presenta un altro valico da superare, sono circa 400 metri di dislivello simile a quello del mattino. Qui peró sono in montagna..stà tramontando il sole e non c’é un’anima viva. Si sente un silenzio quasi irreale.
Quando arrivo alla sommità sono oltre le 20 e mancano 23 km al campeggio. Inizio la discesa con il buio, mi affido alle luci della bici e seguo la linea bianca per le traiettorie. 5 km di discesa ai 40/50….poi un tratto in leggera discesa, alla fine gli ultimi 8 km alternati tra salite e discese.
Alle 22.00 sono al campeggio, dopo 87 km…sono un pò stanco, rituale del ghiaccio sul ginocchio, monto la tenda e super doccia.
Il paesaggio di oggi sulla costa nel sentiero sterrato é stato particolarmente appagante e la salita fra i monti serale con discesa in notturna mi ha fatto sentire libero…in pace. Il paesaggio é cambiato, la costa é meno popolata, meno ricca di attività, in generale é più selvaggio.
Ci sono anche meno strade comunicanti e alcune sono sterrate.
Dovró organizzarmi diversamente se non voglio arrivare alle 22 tutte le sere ….
ora…riposo direi che é il caso
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